Fare la maglia fa bene alla mamma

Sferruzzare fa bene alla salute. Lavorare a maglia, intrecciando i punti uno dopo l’altro per trasformare i gomitoli in sciarpe, maglioni e cappellini, è un po’ come recitare un mantra. Come meditare o pregare: il cuore rallenta, la pressione cala, i muscoli si distendono e lo stress se ne va. Così la scienza promuove la ‘knitting-mania’, nuova moda dal gusto retrò che anche a Hollywood ha già i suoi adepti: dal ‘cerbiatto ribelle’ Wynona Ryder alla fashion-victim di ‘Sex and the City’ Sarah Jessica Parker, fino a un simbolo di virilità come il ‘gladiatore’ Russel Crowe. Ma per uncinetto e ferri da calza è epidemia anche nella Penisola, dove di rimbalzo dagli States sono sempre più diffusi Knit Cafè, Knitting Group e Knitting Club. Da hobby della nonna a vezzo sospeso tra chic e snob, dunque. Ma la poesia del lavoro a maglia conquista anche chi è costretto a fare i conti con i contrattempi della routine quotidiana. Lo sa bene chi viaggia in treno, dove è sempre più facile incontrare pendolari ‘zen’ che a colpi di diritto e rovescio restano impassibili anche di fronte al ritardo più usurante. “La ripetizione automatica e ritmata del gesto dell’intrecciare i punti, come la ripetizione di una parola, una frase, un suono o un’attività fisica – spiega Emanuela Mancaglia, psicologa dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) – esercita una risposta di rilassamento con diminuzione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della tensione muscolare”. Sulle pagine della newsletter online ‘Humanitas Salute’, l’esperta cita in particolare uno studio dell’università di Harvard: “Il lavoro a maglia è assimilato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri. Pare infatti che la qualità ritmica e ripetitiva dell’intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare a un mantra calmante”. Lavorare a maglia, insomma, è un toccasana contro le tensioni. Secondo gli scienziati favorisce infatti una serie di reazioni chimiche nel nostro sistema nervoso, che inducono il rilassamento e danno una sensazione di tranquillità. Non solo. Srotolare matasse e farne maglioncini dà anche soddisfazione e può migliorare la considerazione di sé: “Raggiungere l’obiettivo che ci si è prefissati nel lavoro a maglia può aiutare a rafforzare l’autostima – riflette Mencaglia – come qualunque meta raggiunta con costanza e perseveranza”, dice. E nell’era della parità tra i sessi, vera o presunta che sia, lo ‘sferruzzo’ diventa un passatempo adatto anche a lui. “Credo che non esista nessun divieto per gli uomini che si sentono di intraprendere questo tipo di attività – afferma la psicologa – La difficoltà, al massimo, è legata più al rompere degli stereotipi riferiti a ruoli sociali, in cui questo tipo di passatempo è svolto prevalentemente dalle donne”, riflette. In generale, conclude, lo ‘knitting’ è consigliato “a tutti quelli che provano il desiderio di staccare dalla quotidianità, che vogliono rompere i ritmi frenetici e che cercano tranquillità. L’unica nota negativa è la postura ‘forzata’ da mantenere durante il lavoro, che in presenza di problemi alla colonna vertebrale, alle spalle, al rachide cervicale o alle mani e ai polsi, potrebbe peggiorare la sintomatologia”. E’ adatto alle donne in dolce attesa, mentre sferruzzano, creando maglioncini o scarpine per il nascituro, devono stare attente alla postura ma siamo sicure che sarà un piacevole momento di puro relax.

Fonte ADNKronos 15 gennaio 2009

3 Responses to Fare la maglia fa bene alla mamma

  1. Claudio Scotti ha detto:

    Buongiorno, vorrei chiedere dove è possibile vedere i vostri prodotti, in particolare i pannolini.
    Grazie e cordiali saluti.

  2. Simona Lunardi ha detto:

    Vorrei solamente confermare quanto è stato detto in questo bellissimo articolo. Parla molto chiaro. Lavorare a maglia è simile alla preghiera e alla meditazione e questo fa bene sia per mamma che bebè. Per me è il vero metodo per arricchirsi di amicizie, scambiare pareri su varie cose e allo stesso tempo ti arricchisci senza fatica di indumenti, scialli, berretti che sono unici. Lavorare a maglia si puó fare dappertutto e non disturbi nessuno. Quando vado nella mia amata val venosta, ritrovo le mie amiche d’infanzia e sferruzziamo a tutta birra, che bellezza!

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